/****** Font Awesome ******/ /****** Collapsing Nested Menu Items | Code by Elegant Themes ******/

UN CLASSICO: “I TRE PICCOLI GUFI” 

di M. Waddell e P. Benson, ed. Mondadori, Milano, 2013

Il libro narra la storia di 3 fratelli, Sara, Bruno e il piccolo Tobia, che vivono con Mamma Gufa in un buco nel tronco di un albero. Una notte i gufetti si svegliano e Mamma Gufa…non c’è più! Dove sarà finita? I gufetti iniziano ad interrogarsi ed a pensare: “tutti i gufi pensano molto!”.

In particolare, Sara cerca delle spiegazioni razionali: “Io penso che sia andata a caccia”, supportata da Bruno, che prova a rassicurarsi appoggiando l’idea della sorella. Il piccolo Tobia, invece, esprime la sua emozione in modo diretto, affermando con energia: “Voglio la mamma!”.

I piccoli gufi aspettano ed aspettano, ma la mamma ancora non torna. “Tornerà”, “Ci porterà dei topolini e altre cose buone” si dicono Sara e Bruno, mente Tobia continua ad affermare il suo “Voglio la mamma!”. Si stringono gli uni agli altri, per farsi coraggio nel buio della notte, finché, a furia di aspettare, cominciano a temere che qualcosa sia capitato alla mamma: “Forse si è persa”, dice Sara “O l’ha presa la volpe” pensa Bruno. Chiudono gli occhi e desiderano tanto che lei torni. E Mamma Gufa TORNA. I 3 piccoli gufi la accolgono con balli e salti, felici finalmente di ritrovare la loro mamma!

“Perchè vi agitate tanto? Lo sapevate che sarei tornata!” afferma Mamma Gufa. Sara e Bruno la confermano: “Io lo sapevo!”, mentre Tobia esprime ancora una volta la sua emozione in modo diretto: “Io voglio bene alla mia mamma!”

E’ un libro in grado di incontrare il vissuto dei bambini che vivono un distacco dalla mamma i quali possono ritrovare, da un lato, l’esperienza di provare ad utilizzare il pensiero per rassicurarsi e, dall’altro, il vissuto emotivo “di pancia”, che vuole soltanto la mamma, a prescindere da qualsiasi idea o spiegazione.

La pregnanza emotiva della storia e la semplicità del testo, accompagnato da figure ricercate ma allo stesso tempo fruibili per i bambini, rendono questo libro un utile strumento per educatrici e genitori, da utilizzare non solo in fase di ambientamento (per i bambini dai 24 mesi) al fine di supportarli ad affrontare la paura dell’abbandono: emozione ancestrale, connaturata a ciascun essere umano, grande e piccino.

Età di lettura: dai 2 anni